venerdì 31 gennaio 2014

Je ne sais pas...



E' più facile prendersi la colpa di qualcosa che non si è fatto 
piuttosto che accorgersi di qualcosa che non si è visto.

Nathaniel

mercoledì 29 gennaio 2014

Etimologie e affini



Cos'è la fortuna?
Avere un tetto sopra la testa e un tavolo su cui pranzare, è una fortuna.
E avere cibo nel piatto è una fortuna.
Avere un buon libro da leggere e occhi sani per poterlo fare, è una fortuna.
Avere un talento, uno qualsiasi (in special modo quello per la vita) è una fortuna.
Sentire di avere uno scopo è una fortuna.
Sapere di avere diritto ad esistere per il semplice fatto di essere vivi, è una fortuna.
Avere sogni e speranze nonostante le brutture vissute negli anni, è una fortuna.
Saper contare su se stessi è una fortuna.
Disporre della propria vita senza aspettare l'aiuto degli altri, è una fortuna.
Imparare dai propri errori è una fortuna.
Non commetterne di nuovi è una fortuna.
Possedere quel tanto di saggezza che ci fa evitare di approfittarci del prossimo, è una fortuna.
Rifiutarsi di vivere sulle spalle di qualcuno è una fortuna.
Sentirsi degni anche se poveri di ogni bene, è una fortuna.
Saper ridere di sè è una fortuna.
Gioire della luce del mattino che bacia la neve sulle cime dei monti, è una fortuna.
Perdonare se stessi è una fortuna.
Poter disporre della capacità di ricominciare da capo, è una fortuna.
Avere 40, 60 o 80 anni e sentirsene 10 è una fortuna.
Averne 10 e sentirsene 80 è comunque una fortuna.
Poter guardare al di là di ogni cosa è una fortuna.
Decifrare i simboli della vita è una fortuna.
Regalare al prossimo ciò che si è imparato tramite le proprie esperienze, è una fortuna.
Trovare qualcuno che ti comprende solo guardandoti, è una fortuna.
Andare al di là degli stereotipi sociali, è una fortuna.
Spendere la propria vita per un ideale è una fortuna.
Guardare le stelle aspettando un amico, è una fortuna.
Avere un fratello d'anima è una fortuna.
Fermare il tempo dentro se stessi e spaziare nel proprio universo, è una fortuna.

Comprendere - in fine - è una fortuna.
Cum prehendere.

Già.
Nathaniel.....


sabato 25 gennaio 2014

The Secret



Nell'ordine naturale delle cose il soffrire è parte integrante del processo di crescita e di apprendimento.
Il bambino impara col dolore fisico.
L'adulto tramite il dolore spirituale.
Non c'è differenza, è sempre insegnamento.
Ieri - mentre con l'auto sostavo in una piazzola della statale che conduce ad Avezzano - mi sono ritrovata seduta nella bara del mio dolore passato.
Ne riconoscevo i materiali, l'odore, lo spessore del legno, i punti precisi in cui dava segni di usura.
E' vecchia ormai, la mia bara.
Eppure nonostante ciò continua a fare una certa impressione a chi la osserva, a chi mi osserva sdraiata lì dentro. Divento irriconoscibile, trasfigurata, intoccabile.
Divento parte di un mondo che non coincide con quello universalmente riconosciuto: è un mondo fatto solo di percezioni personali, in cui ogni contatto con il "reale" è venuto meno, un mondo senza tetti o finestre, nè mura nè conforto.
L'unico conforto in quel mondo solitario è la mia stessa presenza, il mio essere - in qualche modo - ancora viva.
Anche se "viva" non è il termine che esprime con maggior chiarezza lo stato d'animo che mi possiede in quei momenti.

Quanto in basso può arrivare un essere umano?
E quanto in alto può essere scaraventato dopo esser stato trascinato nella direzione opposta?
Gli abissi e le vette hanno una direttrice univoca e contraria, ma non sono poi differenti.
Hanno la stessa matrice, la stessa forza unidirezionale.
Per questo chi conosce gli uni non può fare a meno delle altre e viceversa.

La vita non è - per questi maledetti o eletti, che poi è la stessa cosa - se non la risultante di due spinte uguali e contrarie.
E' la condensazione dell'impulso primigenio, l'integrazione del delirio e dell'estasi, la summa del pro e del contro in un processo che li vede impegnati ogni giorno, 86400 secondi al giorno.
Quanto è lungo un giorno? E un secondo?
Una vita ci passa attraverso tramite l'utilizzo della memoria se solo lo desideriamo, se solo osiamo esprimere tale volontà. 
Il tempo non è un fattore assoluto e oggettivo: è costantemente in mutamento.
Diceva Einstein: 

"Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività."



La semplicità di questo concetto è disarmante.
E come tutte le cose semplici tende ad essere vera.
E viceversa.
Avete mai trovato una lapalissiana verità di difficile comprensione?
Non sarebbe verità, dunque non sarebbe se stessa e la sua medesima esistenza sarebbe così un paradosso.
Ma non scivoliamo nel complicato.
Per il momento mi concentro sulla neve che sta per cadere, sul valore tenuto celato non per noia ma per difesa e sulla predestinazione - cosciente e non.
Il resto è sacrificabile.
Almeno per oggi.

Nathaniel

sabato 18 gennaio 2014

A nord-ovest degli Appennini



Ecco perchè noi falliamo!
Perchè non riusciamo a proiettare noi stessi in una situazione di cui non abbiamo esperienza diretta.
Se solo riuscissimo a "immaginarci" in quella data situazione - credendo con tutto il nostro animo che essa sia realizzabile - la "realtà" si adeguerebbe immediatamente al nostro nuovo credo.
Noi creiamo attraverso la fede.
E la "fede" in noi stessi è l'unica che non viene insegnata in nessuna scuola, chiesa o filosofia del mondo. 
E così rimaniamo alla mercè dei "credo" altrui (ce n'è uno specifico nella liturgia cattolica se non vado errando).
Questi altri - probabilmente più sapienti di noi - hanno infatti capito (o imparato chissà dove) qual è il meccanismo attraverso cui noi letteralmente costruiamo la nostra realtà, bit dopo bit, come il software di un macroscopico computer universale.
Esiste un rimedio a tale crudele e abbruttente appiattimento cognitivo?
Sì. 
Ci si può "disconnettere" dall'astronave madre e creare da sè un proprio autentico linguaggio, la propria autonoma realtà.
Basta solo riuscire a concepire di poterlo fare e succederà.
Come il più semplice dei giochi di prestigio.
Provare per credere.

Nathaniel

PS: Bere un numero indefinito di caffè d'orzo in questo pomeriggio di gennaio sembra inevitabile, prima di metter mano alla partitura del triplo di Beethoven.

PS2: Consigliare a chiunque in ascolto di leggere i libri di Scarlett Thomas (in particolare "Che fine ha fatto Mr. Y?" e "Il nostro tragico universo") è una priorità assoluta.

PS3: Ieri ho scoperto di saper fare le tagliatelle in casa. Oggi avrei voluto scoprire di saper continuare a scrivere il mio romanzo - e poter sperare un giorno di definirmi una "scrittrice" pur amatoriale - ma non è così. Mi butterò su un corso di teatro per adulti per sfogare la mia frustrazione. So che questa affermazione è piuttosto in antitesi con il contenuto del post ma... che diavolo! Per fortuna la coerenza non è sempre richiesta agli artisti, no? Altrimenti noi poveri tangheri che cosa faremmo gli artisti a fare, per denaro?????????  :0)


martedì 14 gennaio 2014

Crash test



Il vecchio mondo sbraita in malo modo in direzione del nuovo che avanza.
Senza avvedersi che in tal modo accelera la sua fine.
Quando una cosa sgradita diventa ancor più scellerata ai nostri occhi per causa della sua nefasta iracondia e balordaggine, semplicemente si volge lo sguardo altrove e si dimentica.
Passando oltre.
E' la legge dell'evoluzione.
Una legge a cui tutti - coscienti o no - sottostanno.
Dalla nascita alla morte, dalla morte alla rinascita.

Nathaniel

Bla-bla car



E così sono tornata al mio primo grande Amore professionale: la musica da camera.
E' inutile rinnegare la propria natura: per me dialogare a tu per tu con altri - pochi - strumenti e sentire l'impasto del suono, la magia che si crea fondendo il proprio personale linguaggio con quello altrui è ciò che rende questo "mestiere" degno di essere vissuto, se pur con lacrime e sangue.
Il danaro o la vanità non hanno nulla a che fare con l'arte.
Chi cerca la propria soddisfazione egoica od economica sfruttando la bellezza non sarà mai un artista: al più potrà definirsi un artigiano o un bravo maestro circense.
L'arte nasce con altri scopi: quello primario è di elevare l'animo, di comunicare l'ineffabile con tutte le limitazioni che la materia impone cercando di volta in volta di trascenderle, di andare oltre.
L'artista è un viandante, un folle che si addentra nella foresta del significato cercando di giungere dall'altra parte senza badare al tempo impiegato, alla propria incolumità, alla vita consumata in un simile sforzo. 
L'unica cosa che conta alla fine è riuscire a carpire un brandello di Paradiso e riversarlo sul mondo, ognuno come può.

Nathaniel



domenica 12 gennaio 2014

Al di là del muro del suono



Il mio uomo ogni volta che è sovrappensiero si schiarisce la gola.
Inconsapevolmente. 
Spesso lo fa quando i suoi sono pensieri tristi o amari, legati al suo passato.
Perchè quando ha pensieri felici semplicemente sorride con gli occhi.
Io rimango ad ascoltarlo muta, sapendo che prima o dopo mi dirà cosa gli è balenato in mente in quel momento.

Cos'è l'Amore se non questo?
Un eterno condiviso silenzio in cui parlare diventa del tutto superfluo e capirsi è naturale come veder sorgere il sole ogni mattina.

Nathaniel


venerdì 3 gennaio 2014

Survivor



Decisamente i matti non sono tutti al manicomio.
Ne ero convinta già prima ma oggi lo sono un po' di più.

Nathaniel

mercoledì 1 gennaio 2014

Silvestrando



Questioni di Terra A e di Terra B.
Storie di chi resta e chi parte.
Biografie anonime eppur singolarissime.
Mezzanotti tra tante e uniche al contempo.
Le prime note dell'anno rubate da un Sevcik e un trio di Schubert.

Il mondo non si ferma.
Gira vorticoso senza tregua.
E così fanno le nostre vite.
Per taluni il solo fatto di accorgersi di questo moto incessante è fonte di gioia inaspettata.
Per altri è sorgente di dolore estremo.

Io avverto, come un prisma dalle molte sfaccettature, ogni singola rifrazione del sentimento umano e la rivelo all'esterno solo dopo averla setacciata tramite il cristallo del Cuore.
No, non sono Sailor Moon (anche se in fondo mi sarebbe piaciuto e non poco!).

Sono una clessidra tra tante: tra milioni di luci oscillo nel Vento tenendo stretto per mano l'unico Amore che abbia mai conosciuto, vita dopo vita.
E nel chiarore dell'alba canto - nuda - il presagio del domani che è già divenuto presente per le orecchie di chi sa intendere al di là dei veli la profezia del mondo che verrà.
Quel mondo magico che sta già vivendo in mezzo a noi.

Buona ascesa a tutti.
Nathaniel