"Accorgersi" è il verbo più difficile della nostra realtà.
E anche quello più fecondo.
E' il verbo che fa mutare prospettiva, che induce a cambiare visuale e di conseguenza ci aiuta a trasformare radicalmente la nostra vita.
"Accorgersi" è compito duro, arduo e faticoso.
E' un compito da eroi. Non da persone qualunque.
Eppure noi tutti siamo persone qualunque, senza alcuna eccezione.
Solo che alcuni di noi SCELGONO la via difficile e per questo diventano eroi.
Non leggerete di loro nei libri di storia, nè in quelli di mitologia o religione.
Il lavoro dei veri eroi rimane silenzioso e sconosciuto ai più.
Ma non è mai inutile: ha sempre un risvolto benefico sulla realtà, propria e collettiva.
E' un lavoro fatto di pazienza, di costruzione laddove il mondo decostruisce, di amore laddove il mondo odia, di accettazione laddove il mondo rifiuta.
Diventare eroi per vedersi sulla copertina di un giornale è essere eroi hollywoodiani.
E Hollywood è la fabbrica della finzione per eccellenza.
Un eroe vero non ambisce a riconoscimenti altisonanti, non brama essere adorato o venerato, non accetta premi o gratificazioni facili.
Un eroe che si "accorge" è spesso invisibile. E quando diventa visibile lo diventa per scherzo del destino, non per volontà propria. Lo diventa perchè essere "visibile" non è in disaccordo con il proprio modo di essere ma è necessario affinchè quel modo di essere sia conosciuto e riconosciuto su ampia scala, fornendo un'alternativa valida ai millantati eroi delle pellicole di seconda scelta.
"Accorgersi" non è da tutti.
Ma è per tutti.
E' una scelta possibile.
Basta possedere la capacità di esercitare il proprio libero arbitrio.
Ancora e sempre.
Prana