martedì 22 novembre 2011

Il senso della vita



Mi affido a Moni Ovadia.
Altre parole sarebbero superflue.

Ascoltate e, se vi va, commentate.
Francesca

5 commenti:

  1. Come si fa a parlare di SENSO, di CULTURA, di SENSO CRITICO, di UGUAGLIANZA, concludendo con una battuta infelice di questo tipo: "Se avessi le televisioni che ha Berlusconi, in tre anni farei mettere la bandiera rossa sul Vaticano..."

    E' roba da "zelig": Un prodotto di Berlusconi, dal quale questo individuo vorrebbe prendere le distanze...

    Su una cosa ha ragione: Non c'e' senso! Ma dubito che gente come lui potrebbe farcelo ritrovare...


    C'e' un detto locale dalle mie parti che calza a pennello (lo tradurro' in Italiano): "Levati caga via e lascia passare me caga viottolo".

    Ciao
    Giacomo

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  2. E' vero, cosa si può aggiungere? Ogni parola rischia di diventare superflua.
    Concordo al 100% e questo discorso rafforza quel che penso da quando questa situazione si è venuta a creare.
    Per quanto riguarda la battuta finale, avendo sottolineato più volte che si trattava appunto di una battuta la trovo invece calzante. Dubito che i fans del Grande Fratello & C possano riflettere a seguito di un tale discorso perchè non "perderebbero" nemmeno il tempo di starlo a sentire ma chiunque voglia prendere la parola per dire la sua in merito e provarci, a far riflettere, ha tutto il mio appoggio. Tra l'altro non mi pare che Moni Ovadia manifesti alcuna presunzione di essere colui che farà ritrovare il senso perduto.
    Carla

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  3. mi ha lasciato senza parole
    ha semplicemente centrato il problema dei problemi ....e nella semplicita c'è la verita.
    solo su una cosa vorrei dire la mia
    l'opposizino nn aveva in agenda i mezzi per contrastare perchè secondo me ci stanno anche loro, nel sistema Berlusconi.
    un qualsiasi dibattito elettorale (di quelli ai quali ho potuto assistere)nn è molto diverso da quelche pezzo di puntata (di quei pochi squarci che ho visto facendo zaping)di uomini e dinne o programmi affini .
    persone che si scontrano sulle stupidagini facendoci perdere di vista le cose inportanti

    Ps.
    Scusami Giacomo ho letto e riletto il tuo detto Nn sono riuscito a capirne il senso
    siccome penso che nella sagezza popolare (di qualsiasi regione )ci sia tanta verita forse nella traduzione magari a perso qualcosa .
    (ho io nn sono in grado di capirne il senso)
    se puoi lo spiegeresti meglio?

    cioa e tutti
    e un saluto affetuoso a Fracesca

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  4. Caro Giacomo,

    mi spiace ma non condivido la tua opinione.
    Moni Ovadia ha fatto un'iperbole o creato un paradosso - come ti piace di più - e in tal senso la sua frase va considerata.

    Non si può sempre sputare su chiunque, trovando la scusa giusta all'occorrenza.
    In questo modo TUTTI (me e te compresi) sono passibili di perenne critica, una critica che tutto distrugge - anche ciò che c'è di buono nelle persone - e non costruisce nulla.
    Lo so non per sentito dire ma per esperienza quasi quotidiana, un'esperienza che lacera, che ti lascia senza fiato a bordo pista e ti dà pochissimo tempo per ritornare in asse prima di sferrare il colpo successivo.

    Lui ha avuto il coraggio di DIRE chiaramente quale sia il problema, al di là di false retoriche e moralismi facili.
    L'Italia è un paese di NON cittadini.
    Punto.

    Dobbiamo ritornare alla Giovine Italia?
    Forse sarebbe saggio.
    Riflettevo sul fatto che gli italiani ANCHE QUESTA VOLTA non sono stati capaci di cacciare l'usurpatore e hanno aspettato l'altrui intervento.
    La storia non ci ha insegnato altro se non il fatto che noi - in verità - non siamo un popolo ma una accozzaglia di gente che, com'è stato detto in modo egregio, "tira a campare".
    Noi facciamo questo. Da secoli. Mica da un giorno o da 10 anni.
    Quando smetteremo di tirare a campare e tireremo fuori le palle (il che significa rischiare la pelle, e scusate il gioco di parole) allora forse avremo qualche chances di evolverci in modo veritiero, effettivo, costruttivo.
    "La casa è la patria dell'uomo, non dello schiavo", diceva Giuseppe Mazzini.
    Costruiamola una volta per tutte, questa benedetta casa. Ma da uomini liberi.

    Francesca

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  5. La classe media di cui questo signore e' degno rappresentante e' sempre rimasta latitante a qualunque moto di rivalsa. Ha solo chiacchierato usando belle parole e sfoggiando la cultura che crede gli appartenga in maniera esclusiva.
    La classe media ci ha portati qui dove siamo, perche' da loro e' venuta la classe dirigente.
    Questi salvatori della Patria sono un po' come il Cavallo di Troia di antica memoria o se volete I Porci Di Orwell.

    Il mondo che questi signori predicano sarebbe ben peggiore di quello attuale: La loro perversa fissiazione nel sostenere il "Merito" come unico faro di civilta' e' quanto di peggio possiamo augurarci. Il mondo anglosassone per primo ha voluto spingere in questa direzione...ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: La Civilta' delle Macchine!

    Ho fatto parte del meetup di Dublino ed ho spinto con grade forza sulla questione della "Proprieta' della Moneta" e del "Sistema Bancario". Ho seguito a lungo e con grande interesse cio' che ha fatto Grillo, e gli rendo merito di aver documentato e denunciato quanto di marcio esiste nel nostro paese e non solo. Allora, dove e' il problema!? La gente viene educata alla chiusura, viene spinta ad identificarsi, a predicare condivisione e praticare divisione. La gente viene spinta a non accontentarsi (nel senso che dice Terzani in un suo video su Youtube) ed il gioco ricomincia all'infinito.
    Questa realta' e' un inganno, perche' basata sulla menzogna... Quando la gente avra' sofferto a sufficenza e maturato dentro di se la consapevolezza di essere ALTRO da quello che ci hanno insegnato, allora ci sara' un mondo nuovo. I predicatori, rossi o neri che siano lasciamoli nel loro stagno e volgiamo lo sguardo dentro di noi, perche' e' li la risposta per un cambiamento vero! Buona ricerca...

    Ciao
    Giacomo Galvano

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