domenica 13 novembre 2011

Il re è morto. Evviva il re!



Oggi è indubbiamente giornata di riflessioni.
La strega è morta. 
Qualcuno vocifera che ne stia arrivando una peggiore, borghese e collusa con interessi al di là del popolo.
Ma il popolo - spiace dirlo - al momento non è in grado di scegliere per se stesso.
E' avvelenato da anni di oscurantismo politico, di propaganda televisiva, di distruzione della cultura, di mercimonio di qualsiasi valore. 
E' come un bambino cresciuto a calci e caramelle gommose.
Non possiede un equilibrio nè una consapevolezza di sè.
E come un bambino va guidato, instradato e non lasciato libero di scegliere, perchè farebbe ancora danno.
Mi si urlerà contro e mi si dirà che sono una sporca reazionaria.
Ma questo è ciò che penso.
I danni del berlusconismo non li pagano solo i conti correnti vuoti ma anche gli animi e i cervelli degli italiani totalmente devastati da un mal governo durato 20 anni. 
E - paradossalmente - ci vorrà molto di più per risollevare l'etica di un paese che la sua economia.
Le cattive abitudini ormai infiltrate ad ogni livello sociale saranno dure da sradicare: penso alle donne in primo luogo perchè appartengo a quella categoria. Alle donne svilite nella loro femminilità, ridotte a scatole vuote da farcire con banconote e sperma indegno, da utilizzare come bambole in vetrina per il proprio sollazzo e nulla più.

E penso alla totale mancanza di meritocrazia in ogni ambito, al "pericolo" rappresentato da chi dice ciò che pensa piuttosto che quello che conviene a sè e al regime; rifletto sul fatto che i media ci abbiano convinto - dai oggi e dai domani - che se non appari in tv non vali nulla e che sia più auspicabile partecipare ad "Amici" piuttosto che frequentare l'Accademia di danza dell'Opera.
La scala di valori esistenziali sulla quale ci ritroviamo a muoverci è come un cavallo imbizzarrito che rischia di disarcionare il fantino ad ogni passo, lasciandolo totalmente in balìa degli eventi.
La vita - in altre parole - non è più nelle nostre mani. E così il nostro futuro.
Questo è stato il frutto dei lombi dell'ex presidente Berlusconi.

Ed ora?
Ora, qualunque essere umano si siederà al suo posto non sarà mai in grado di far peggio poichè nessuno probabilmente è dotato della stessa dose di schizofrenico narcisismo, mania del controllo e assuefazione al potere proprie del Silvione nazionale.
Forse il popolo non si è reso conto fino a che punto fosse in mano non solo ad un politico corrotto ma ad una persona clinicamente malata e psicologicamente destrutturata.

Da oggi inizia la ricostruzione morale - ancor prima che economica - di questo paese.
L'Italia ha bisogno a livello internazionale di un premier che partecipi ad una riunione a Bruxelles senza esibirsi in un numero di cabaret. Ma non ne ha bisogno solo per la sua credibilità come nazione agli occhi del mondo politico ed economico.
Ne ha bisogno prima di tutto come esempio per tutti i cittadini italiani.
Non posso - nè voglio - condannare Monti prima di vedere cosa saprà proporre e cosa metterà in atto per il nostro paese. Giudicare qualcuno a priori è cosa difficilissima e spesso si rivela atto ingiusto e lucrativo.

Piuttosto da oggi mi chiedo cosa IO possa fare - o continuare a fare - per il mio paese.
Tutti possiamo - e dobbiamo - contribuire alla ricostruzione di questa penisola che è stata devastata da un terremoto sociale durato 20 anni, un terremoto i cui danni sono tangibili e non facilmente riparabili.
Ora è anche il nostro turno.
Non ci sono più scuse.
Il "se non ora, quando?" parte da oggi.

Ricordiamocelo bene tutti.

Francesca

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