domenica 15 maggio 2011

Promenade au bord du reve

IVAN IVANOVIC SISKIN
"Soltanto gli imbecilli si offendono per la Verità."
Turgenev - Nido di nobili


Leggere i russi significa ammalarsi.
E' inutile appressarsi a simile letteratura se non si ha intenzione di farsi contagiare da quel morbo, se non si ha il coraggio di lasciarsi trascinare dalla malinconia e dalla tristezza come un sasso inerme da un fiume in piena.
I russi rappresentano la vita, quella vera, senza veli, senza reticenze: non si può fingere innanzi a tanta pienezza.
Turgenev non fa eccezione. Anzi. E' l'anima stessa della Russia che parla tramite i suoi scritti.
La prosa asciutta eppur coinvolgente, la sapiente resa dei personaggi tramite un tratteggio deciso e sempre umano, la sottile feroce crudezza dell'esistenza che rende a ciascuno il proprio destino sono solo alcuni dei motivi per cui non posso che dichiararmi perdutamente, mestamente avvinta dai segreti dell'arte di Turgenev.
Tra le sue pagine non è dato trovare alcun baluginìo di speranza attiva. Eppure la si avverte comunque, nel riscatto del sè dei protagonisti, nel compimento dei propri doveri per alcuni, nel tragico sfaldamento esistenziale per altri.
Il fato traccia sul sentiero una linea di demarcazione netta: oltrepassata tale linea ciascuno deve decidere se dare una svolta alla propria vita oppure continuare a percorrere la strada nella medesima direzione da cui proviene.
"Ci sono dei momenti nella vita, dei sentimenti... che si possono soltanto indicare - per poi passare oltre."
In questo sta la nobiltà: non nell'essere scevro da dolori e sofferenze, ma nel nostro modo di reagire ad esse.
Non leggete "Nido di nobili" se avete molti scheletri nell'armadio e non avete intenzione di portarli alla luce.
Turgenev è solo per cuori coraggiosi.

Francesca

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