domenica 11 novembre 2012

Slolwaye sni*



E' notte e piove.
Sono fortunata: ho un tetto sopra la testa.
E un letto dove dormire.
Non sono fortune da poco.
Eppure - non so spiegarlo con esattezza - mi sento inquieta.
Ho cominciato a grattare la scorza del mio guscio e a lui non è per nulla piaciuto.
E mi ha dichiarato guerra, per giunta.
Fame, battaglie emozionali, freddo, ricordi, aspettative, proiezioni negative.
Si impegna - il guscio - per non essere scoperto. E soprattutto per rimanere lì dov'è.
A far finta di proteggere un nucleo che non ha affatto bisogno di protezione.
Per ora lo lascio fare: son curiosa di vedere dove vuole arrivare.
Sarebbe persino capace di tirarmi qualche colpo basso, tipo indurre un'improvvisa e impellente voglia di maternità.
Ma ormai ho capito il suo gioco.
Più lui si agita e più  devo restare immobile.
Vuole giocare?
Basta dirlo.
A me - a 'sto giro - tocca fare l'indiana.

Francesca

*Il titolo del post significa "Non lo so" in lingua Lakota Sioux.

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