lunedì 26 gennaio 2015

Magia quantica e cartongesso



Oggi è decisamente una giornata "no".
Come le riconosci queste giornate?
Dal fatto che alle 8.15 del mattino gli operai che ristrutturano la villetta di fianco comincino a usare il MARTELLO sul muro di fronte al tuo letto col rischio di far cadere la parete. E non paghi di ciò attacchino alle 11 con il MARTELLO PNEUMATICO.
Déjà vu?
Decisamente.
A Roma circa 3 anni fa mi accadde la medesima cosa.
Ma qui la faccenda è diversa.
Lo sanno i padroni della futura casa che - dopo aver provocato senza alcun rispetto cotanta rottura di zebedei - si ritroveranno a dover convinvere con una violinista e un violoncellista che studieranno in media circa 6 ore al giorno?
Al posto loro avrei usato più diplomazia col vicinato.....
Ben due mesi or sono mia madre chiese quando sarebbero finiti i lavori... E l'architetto (pfui...) che segue la ristrutturazione disse che a gennaio i "rumori molesti peggiori" sarebbero finiti.
Ovviamente non è stato di parola. 
E quando succede ormai che qualcuno a questo mondo lo sia?
Ora, studiare il concerto di Brahms con sottofondo di martello pneumatico che fa tremare le proprie stesse viscere, secondo voi è possibile?
No. Risposta esatta.
Anzi, più precisamente la risposta esatta sarebbe: ASSOLUTAMENTE no.
E ancora secondo voi, i suddetti vicini hanno mai telefonato per scusarsi del disturbo molesto che arrecano ormai dall'inizio di dicembre?
Siete davvero certi che ci sia bisogno di scrivere la risposta nero su bianco?
Preferisco lasciare che la vostra immaginazione lavori in proposito.

I cinesi si siedono sulla riva del fiume aspettando che passi il cadavere del nemico.
Fra 2 mesi, quando i miei deliziosi vicini si saranno sistemati nella casa nuova di zecca con il loro meraviglioso neonato di pochi mesi, io attaccherò a studiare le decime alle 10 del mattino e alle 4 del pomeriggio SPACCATE,  come orario di condominio richiede. 
Secondo voi cosa accadrà?
Quante volte la deliziosa vicina suonerà il citofono dicendo: "Mi scusi, sarebbe così cortese da smettere di suonare? Il bambino si è appena addormentato!"?????
E a vostro avviso, io cosa risponderò - sorridendo ovviamente?
"Cara Signora, al karma non si comanda. Desolata! Ma questo è quello che faccio per vivere. Se vuole compri dei tappi al neonato oppure traslochi."

Sarebbe bastato poco per "riparare" codesto danno: una telefonata di scuse.
"Buongiorno, sono la sua futura vicina: mi rendo conto dell'enorme incomodo che la ristrutturazione della nostra casa sta dando a tutta la sua famiglia e ce ne dispiace. Ho chiamato solo per scusarmi e assicurarla che gli operai stanno facendo del loro meglio per finire i lavori quanto prima. Arrivederci."
60 secondi da dedicare a chi - per motivazioni sulla cui "giustezza" non voglio sindacare - subisce un danno.

Mai inimicarsi un'Elfa dell'Ovest: perchè prima o poi la vita ti punisce!
Perchè un'Elfa dell'Ovest tollera molte cose: la maleducazione e la strafottenza non sono fra queste.
Sarò certamente una maga generosa e gentile, ma stupida... No, quello mai. 


Prana


PS: La foto è tratta dal sito http://www.bacchettemagiche.com/ ed è la bacchetta che prima o poi mi comprerò: certo, non è rosa come quella di Creamy ma... è in nocciolo, l'albero "magico" per eccellenza ed è dedicata a William Turner, uno dei miei pittori preferiti da sempre!

mercoledì 7 gennaio 2015

Al di là dell'abisso



Da quando sono nata sono perseguitata da un "blob" di energia negativa.
Invisibile, spietato, cacciatore.
Cosa significa?
Significa che ogni qualvolta qualcosa ha anche la più lieve possibilità di andar male, mi andrà male sicuramente.
Non esiste la percentuale del 50 e 50 per me.
La percentuale male/bene è sempre suddivisa in parti disuguali 80/20.

Non è facile vivere così (o meglio SOPRAVVIVERE così).
Ogni progetto, ogni intenzione, ogni volontà subiscono l'80% della resistenza esterna lungo la via della realizzazione. Una resistenza che non si può prevedere e con cui non si può combattere ad armi pari.
Bisogna solo accettarne le conseguenza - spesso apparentemente nefaste.

Volete degli esempi pratici?
Semplice! 
Eccovene alcuni:

1. ho aperto di recente un conto on line Bancoposta. Quando ho sottoscritto il contratto la stampante dell'ufficio era inchiodata: ci ho messo un'ora e non sono comunque riuscita a firmare i documenti che dovevo firmare. L'impiegato delle poste mi ha assicurato che era la prima volta che gli capitava in 30 anni di lavoro. Non ne ho dubitato per un singolo secondo.

2. nel lontano 1997 ho fatto il concorso per entrare all'Accademia della Scala. Sono arrivata 3° su non so quanti violinisti. Avevo 20 anni. Mi avrebbe cambiato la vita secondo voi? Ma non ho potuto frequentare perchè c'era una regola del cavolo che diceva che dovevano essere passati almeno sei mesi dal diploma di Conservatorio. Nel mio caso ne erano passati due. Bye Bye Scala di Milano!!!

3. sono andata circa un mese fa a Copenaghen. Motivo? Concorso per spalla nell'orchestra sinfonica danese. Ho preso una stanza perfetta: zona residenziale a 10 minuti a piedi dal luogo del concorso. La notte precedente all'esame c'è stata la più grande festa annuale che si celebra in Danimarca: l'Avvento. Risultato? Non ho chiuso occhio fino alle 3 del mattino passate perchè il quartiere si era trasformato in una discoteca a cielo aperto. La mattina dopo sono comunque andata a fare il concorso e ho anche passato qualche prova. Ma il giorno seguente la stanchezza per la mancata notte di sonno mi ha tradita ed è per me stata fatale.

4. in una controversia di lavoro in cui ben 7 persone hanno vinto in tribunale con incartamenti IDENTICI ai miei e hanno ricevuto un risarcimento danni, io sono stata l'UNICA a perdere. Dopo 7 anni dall'inizio di questo stillicidio giuridico sono in Cassazione. Forse la cosa continuerà post mortem. 


...e potrei continuare per altri 7 mila anni di descrizioni. Ma mi fermerò qui per non tediare (o peggio spaventare) più nessuno. 


Facciamo chiarezza. Il "blob" - che tra l'altro mi perseguita ma non è "mio" - non vuole la mia morte. Vuole solo nutrirsi della mia sofferenza, della sofferenza derivata da continui intoppi creati ad hoc lungo la strada. Intoppi che rallentano o fermano a seconda dei casi l'evolversi della mia vita. Intoppi che talvolta rischiano di farti perdere il senno. Intoppi che dopo quasi 40 anni cominciano a pesare un po' nel bilancio dell'esistenza.

La buona notizia?
Beh... Ce ne sono diverse.
Innanzi tutto che il "blob" non fa male ad altri se non a me.
Almeno questo è un peso che non devo portarmi appresso.
E poi devo ammettere che grazie al "blob" ho imparato più di chiunque altro in questi anni: ho imparato l'arte della pazienza, del coraggio, del non arrendersi, del vedere della vita sfumature che ai più sfuggono, della bellezza e della sostanza (perchè quando ti viene sempre o quasi portato via ciò che conta per te, tu trovi comunque il modo di investire e amare altro, un "altro" che si trova sempre in abbondanza: basta guardarsi bene attorno). Ho imparato l'arte di trasformare la "sopravvivenza" in vita.  Ho imparato a guardare attraverso la Matrix e vedere al di là del velo di Maya. 
E sono - così facendo - "inciampata" nella Verità. 
Il "blob" non è sfiga nata a caso: come tutto - ma proprio TUTTO in questo universo - ha un suo scopo preciso.
Lo scopo è rallentarmi. Distrarmi. Farmi desistere. "Suicidarmi".
Perchè?
Perchè probabilmente la mia energia dà molto fastidio a coloro che mi hanno messo alle costole un essere tanto coriaceo e distruttivo. Il che mi fa in un certo qual senso onore.
Dunque la conclusione che ne traggo è: sono contenta di avere questo blob.
Significa che i rettiloni non avevano altro sistema per fermarmi che farlo subdolamente, come d'altronde fanno da millenni con ciascuno di noi.
Con me hanno usato l'asso nella manica. Ma gli è andata male.
Molto.
Di fatto hanno fallito.
Perchè dopo 40 anni io sono ancora qui, viva e vegeta.
Più forte, più intraprendente e più saggia di quanto mai sarei stata se il blob avesse per tutti questi anni dato fastidio a qualcun altro.
Il loro è stato un pessimo investimento. E ora gli si sta rivoltando contro.
Ma forse questa è un'opzione che proprio non avevano considerato.

Chi non mi ha creduto in precedenza - e mi ha giudicato folle - lo farà anche ora.
Viceversa, coloro che mi hanno creduto prima, mi crederanno adesso.
E a loro deve arrivare il mio messaggio: di chi dorme sonni folli con la "Matrix copertina" adagiata sul petto non intendo curarmi.
A tutti gli altri, ai risvegliati e ai puri di cuore io dico: "Non sono migliore di voi, non sono un dio, non sono una santa, sono solo un essere umano. Eppure nonostante quello che mi è stato fatto sono riuscita a cavarmela fino a qui e a uscire dalla "Matrix" da sola, grazie alla straordinaria forza di cui è capace la nostra razza.
Se l'ho fatto io, lo può fare ciascuno di voi. 
Perchè ciascuno di voi è figlio delle Stelle come lo sono io. 
E' giunta l'ora di riprenderci il nostro pianeta e di cacciare l'oscurità da dove è venuta. E' giunta l'ora di guardarci allo specchio e di vedere più che meri involucri fatti di carne e sangue. E' giunta l'ora di cantare le meraviglie dell'Uomo e dei Suoi incredibili poteri.
Perchè l'Universo è fatto a nostra immagine e somiglianza.
Dobbiamo solo ricordarcene.
E tornare a volare.

La vostra elfa-guerriera
Prana

PS: Anche se mi sembra pedante volevo comunque far presente il fatto che per ovvie ragioni ho citato solo gli "incidenti" più buffi o simpatici capitatimi nella vita. Quelli spaventosamente dolorosi e tragici li ho tenuti per me, perchè non sarebbero di nessun aiuto ormai nè a me nè ad altri. Chi mi conosce da tempo, conosce anche quelle storie. E sono certa che - per rispetto - le terrà per sè.




venerdì 2 gennaio 2015

Di-Scalando



Questo pomeriggio mentre studiavo la cadenza del concerto di Mozart ho capito perché - strada facendo - sia andata sempre più disamorandomi della musica.
La musica - e intendo quella classica - è ormai praticata e ascoltata per una faccenda che ha a che vedere solo ed esclusivamente con l'ego: chi suona massaggia il proprio - di ego -; chi ascolta è propenso a celebrare quello altrui per alimentare il sistema del suo stesso veleno.
L'arte non ha più nulla a che vedere con la musica, le orchestre, i solisti, gli insegnanti, i "grandi nomi".
La musica è solo un altro modo per vendere ed acquistare qualcosa, un mezzo come tanti per acquisire potere o fama o ricchezza e via dicendo.
In poche parole - come dicevo poc'anzi - per massaggiare l'ego.
Con buon pace del "sentire, provare, afferrare, elevare, evolvere" etc etc etc.
La musica è solo esercizio fine a se stesso, l'ottima prova del circense più strabiliante, l'orso che balla sulla palla.

Il mio disamore non è - in effetti - nei riguardi della musica.
Ma solo nei confronti del "sistema musica".
In un sistema del genere io non ho un posto, un ruolo da giocare.
Ed oggi ho capito il perchè: perchè non lo voglio.
Laggiù, nelle profondità dell'Anima (che tutto sa e vede, provvedendo di conseguenza) io aborro un ruolo in questo fraudolento omicidio che si compie ogni giorno nei riguardi dell'arte, della sua nobiltà, dei suoi più alti valori.

Un mondo senza valori, privo di empatia e di rispetto per qualunque forma di vita non può produrre arte.
E ormai il mondo "ufficiale" è un mondo siffatto.
E' piuttosto il mondo "ufficioso", quello che sta emergendo dall'oscurità di secoli di nascondimenti e di magie attuate per sopravvivere, che ora è incaricato di portare alla luce un nuovo significato di arte, una nuova manciata di artisti e di bellezza che - prorompendo dal cuore - salverà il nucleo del pianeta. E forse anche una parte di coloro che lo abitano.

Ebbene sì.
La musica è morta.
Evviva la Musica!

Prana