domenica 29 settembre 2013

Da su a giù



Si riparte da qui.
Un po' acciaccati ma con i piedi ben saldi nel presente e lo sguardo teso verso l'orizzonte.
Non importa cosa sia accaduto nel passato, quali ferite esso abbia portato o quali dolori.
E' un retaggio che lascio volentieri sulla strada, come uno zaino ormai troppo carico per essere ancora trascinato in avanti.
Mi è stato fatto un regalo, anche se la maggior parte degli esseri umani mai la vedrebbero in questo modo.
Mi è stata donata una superiore consapevolezza, un dono "sceso in terra a miracol mostrare".
Forse chi di dovere sapeva che questo era l'unico modo possibile per farci recapitare questo "pacco siderale". 
In questo caso la SDA poteva fare ben poco!
Hanno trovato un corriere speciale, quindi. 
Che ha svolto perfettamente il suo compito.
Cosa di cui lo ringraziamo dal profondo del cuore.
E di cui siamo immensamente grati.
Nonostante tutto.

Stamattina meditazione.
Immagini sorprendenti di deserto messicano e di abiti esotici da cerimonia.
Il futuro è preparato innanzi a noi come una tavola imbandita nel giorno di festa.
Al di là di qualunque facile equivoco.

Nathaniel


venerdì 27 settembre 2013

Chiedi e ti sarà dato



Oggi rifletto sul termine "perdita".
Cosa significhi, a quanti lati della nostra vita possa essere applicata.
E quanto dolore essa comporti, al di là della banalità grammaticale in essa condensata.

Fuori dalla finestra i panni sventolano al sole.
Due piantine sorridono liete ai raggi caldi e accoglienti, per nulla turbate dalla mia tristezza.
Ciò mi conforta: sapere che la natura fa comunque il suo corso nonostante la nostra inadeguatezza è di incentivo per continuare a sperare.

Mi attende un piatto di pastina al burro.
Oggi va così.

Nathaniel

lunedì 23 settembre 2013

Il gatto e la volpe



Il mio non è mai stato un blog di denuncia.
Eppure - come recita un vecchio adagio - "quando ce vò, ce vò."
Di cosa parlo?
Di un bando per la formulazione di una graduatoria presso l'Istituto Musicale pareggiato della Valle d'Aosta.
Lo scandalo?
Nella domanda di ammissione per insegnare una materia musicale (le cattedre in questione sono parecchie) è IMPOSTA LA CONOSCENZA DELLA LINGUA FRANCESE, attestata tramite un esame sostenuto presso la Sovrintendenza agli Studi della Regione Autonoma della Valle d'Aosta.
L'ulteriore scandalo?
Il bando è presente sul sito del MINISTERO ITALIANO che trovate qui di seguito:  http://afam.cineca.it/php5/bandi_td/cerca-bandi_td.php
Cercate, trovate e leggete il PDF in questione.

Ora io mi chiedo: dove si può trovare uno scempio simile se non in una nazione tanto disgraziata come l'Italia?
Con la crisi di lavoro in atto il ministero accetta di pubblicare sul suo sito un bando che è a dir poco uno schiaffo morale per tutti gli italiani che al momento sono disoccupati.
E poi c'è chi ha il coraggio di sostenere che certe cose accadano solo al sud!
A questo punto proporrei al Conservatorio di Palermo di inserire OBBLIGATORIAMENTE la conoscenza del tunisino nel prossimo bando e a quello di Trieste la prova di un esame sostenuto in serbo-croato!
E' importante, oserei dire fondamentale, conoscere le lingue dei paesi limitrofi per svolgere con successo il proprio lavoro.

Vorrei concludere con un laconico NO COMMENT e invece - per questa volta - dirò:
COMMENTATE E DIVULGATE LA NOTIZIA!
Io non sono che una piccola blogger di provincia ma certe "perle" val la pena di farle girare quanto è più possibile.

Buon inizio di settimana a tutti.
Nathaniel

domenica 22 settembre 2013

Quantum



A quanto pare in questa presente incarnazione la noia non sarà mai un mio problema.
E neanche per le persone a me vicine.
Sono 37 anni che rincorro la vita come fa un cane da caccia con una lepre.
Eppure la vita - Sua Signoria - è sempre una zolla d'erba avanti a me, per quanto fiato e determinazione io possa metterci nel tentare di agguantarla.
Cosa significa tutto ciò?
Che come sostengono a buon diritto nel Tao il mutamento è l'essenza dell'evoluzione, sia animica che corporea.
Dalla mia finestra all'ultimo piano vedo valli, alti pini e sprazzi di cielo azzurro.
Dentro casa solo un silenzio d'amore interrotto da Sevcik, sfrigolare di padelle e cicaleccio di una stampante in trasferta.
Non ho di che lamentarmi.
Forse in molti al posto mio lo farebbero, in verità.
Ma nell'ultimo anno ormai sono andata oltre molti dettami imposti dalla società, incluso quello della ricerca della "sicurezza" materiale.
Di sicuro in questa realtà esiste solo ciò che noi siamo nel profondo, ciò che sogniamo, che amiamo, in cui crediamo.
In qualche modo ho costruito il mio presente pur senza rendermene pienamente conto, pur senza esserne completamente consapevole.
Cosa ha contribuito a rendere tutto ciò possibile?
La fede.
Non in Dio, nè il qualche santo o angelo fuori di me.
Bensì quel genere di fede che trasforma ciò che noi vogliamo in un dato di fatto: la fiducia nel fatto che una tale operazione sia possibile.
Noi siamo ingenui, folli e magici creatori del mondo che ci circonda.
Dalla pietra più umile al concetto metafisico più elevato.

 « Se il pensiero è materia, ogni cosa diventa reale; ma invertendo l'equazione - se la materia è pensiero - allora niente è reale. Possono questi concetti essere veri entrambi? 
Può questa equazione funzionare allo stesso modo di "energia uguale massa" ? » 
« Anche il pensiero non produce altra materia, » osserva Lura, 
« nè il pensiero, nè la materia possono provenire dal nulla. » 
« No. Credo di capirlo. Ma il pensiero, per così dire... configura... » 
« Codifica. Il pensiero codifica la materia. » 
« Il che significa? »  Bevo un sorso di vino rosso, notando che mi trema la mano. 
« Quando pensi, cambi potenzialmente le cose. » 

Dal libro di Scarlett Thomas "Che fine ha fatto Mr. Y."


Buona domenica a tutti.
Nathaniel


mercoledì 18 settembre 2013

Il Giardino dell'Eden



"La materia quantica semplicemente non aveva leggi. Nessuno aveva deciso se la luce è onde o particelle, e poi la gente rimase meravigliata nel rendersi conto che è entrambe le cose contemporaneamente. In base alla mia ipotesi, non è una sorpresa scoprire che, a quel livello, l'elettrone è ovunque nello stesso tempo fino a quando tu decidi dove si trova, e quindi cos'è. Questo è coerente con la teoria. La materia va codificata, prima che possa significare qualcosa. E il pensiero è ciò che codifica la materia. Il pensiero decide dove si trova l'elettrone."

Dal libro di Scarlett Thomas "Che fine ha fatto Mr. Y."

PS. Il riferimento al Giardino dell'Eden non è casuale. Se leggerete - e finirete - il libro (che merita assolutamente) capirete a cosa alludo.

Nathaniel

martedì 17 settembre 2013

Sole di (quasi) autunno



E' da ieri che mi chiedo ininterrottamente: chi ha inventato la burocrazia e perchè?
Sono ormai immersa nelle scartoffie da più di 36 ore per riuscire a compilare una domanda di ammissione in graduatoria per i conservatori di musica.
A dirla tutta, sarebbe più facile scalare il K2 con una mano sola.
Capisco Kafka più che mai, in questi torbidi momenti.
In più pesano sulle mie spalle fantasmi indiscreti come l'assenza e la lontananza.
Mi consolerò nel pomeriggio con un idromassaggio e qualche lettura.
E magari scattando qualche foto del panorama per poter - non troppo in là nel tempo - essere in grado di rimetter mano agli acquerelli.

Buon pomeriggio a tutta la Terra!
Nathaniel

lunedì 9 settembre 2013

Specchi deformanti



Una tra le cose più difficili al mondo è riuscire a vedere il lato oscuro nascosto dentro persone che pensavamo di conoscere meglio di noi stessi.
Quando ci accorgiamo infatti che tutte le informazioni a nostra disposizione erano false e che date persone erano ben lontane da essere come noi immaginavamo, ne riceviamo una delusione così forte e violenta che all'inizio tendiamo a rifiutare la realtà.
Ma quando questa realtà si dipana innanzi ai nostri occhi in modo incontrovertibile, non possiamo fare che accettarla, pur nel dolore che essa ci provoca.
E' l'unico modo che abbiamo di crescere.
L'unico vero modo che abbiamo per diventare migliori.

Nathaniel

domenica 8 settembre 2013

500 mila anni



L'ipocrisia umana non conosce confini, quando l'ambizione cieca (in qualunque ambito) la fa da padrone.
Tuttavia questo non è più il tempo degli inganni.
E' il tempo della Verità cristallina.
Noi siamo esseri immortali, non conosciamo "inizio" nè "fine", almeno non nel modo in cui questi termini vengono comunemente intesi.
L'Anima è tutto ciò che conta su questo pianeta: il Suo progredire, i Suoi incontri (o reincontri, sarebbe meglio dire), il Suo spogliarsi costante e continuo da attaccamenti inutili e spesso dannosi per la nostra vita.
Cos'è un attaccamento?
Quella forza che ci rende ciechi innanzi alla purezza dello Spirito, quella "mente che mente" che tutto vuol tenere sotto controllo, manipolare, ottenere senza sforzo, senza responsabilità, senza virtù.
L'attaccamento è un veleno che ci rende - di fatto - malati anche quando sembriamo sani, infelici anche quando gli "altri" ci dipingono sereni, insoddisfatti anche se siamo miliardari, belli e famosi.
L'attaccamento è dipendenza dall'ego, da tutto quello che mai potrà rendere un uomo davvero completo, felice e appagato.
E' la non accettazione del mutamento perenne della vita.
E' pedissequa lotta all'inevitabile cambiamento proprio e altrui.
E' - fondamentalmente - mancanza di connessione con il tutto, mancanza d'Amore, mancanza di visione dell'Uno nel microcosmo e del microcosmo nell'Uno.

Se dunque - armati quanto basta di coraggio e predestinazione - saremo capaci di sollevare il velo di Maya che ci fa strisciare a terra come serpenti, scopriremo di possedere ali forti e gambe veloci con cui affrontare le meravigliose e insieme terribili Verità del Cosmo e di noi stessi.

"Essere amati profondamente da qualcuno ci rende forti, 
amare profondamente ci rende coraggiosi."
Lao Tzu 

Nathaniel


Spire e affini



Dio ci salvi dai ruffiani e dalle manipolatrici.

Nathaniel

sabato 7 settembre 2013

Saliscendi mandorlati





Da un po' di giorni a questa parte non faccio che pensare all'amicizia, a che valore abbia per ciascuno di noi e cosa siamo disposti a fare per qualcuno che consideriamo "amico".
Non c'è che dire, io di amici ne ho persi tanti, forse tutti, o forse no, chi lo sa.
So solo che nei momenti veramente topici della vita, quelli che fanno la differenza, spesso ci si trova da soli, senza poter contare proprio su nessuno.
Tempo fa mi beavo della panacea di Facebook per "smussare gli angoli" della solitudine.
Ora - grazie al Cielo! - non posso più contare nemmeno su quell'effimero conforto.
Devo far da sola.
Perchè?
Perchè questo è il mio step da superare per poter avanzare nella scala evolutiva dell'Anima.
Evidentemente sono arrivata al livello in cui tale "esame" mi viene richiesto per proseguire con gli studi.
Strana faccenda quella dell'evoluzione spirituale.
Pensi sempre di esserti conquistato un posto al sole e... ZAC!
Arriva il temporale di turno, con tanto di fulmini e saette a sconquassare terre, mari e cieli.
Ormai mi sono abituata (anche se mai ci si abitua fino in fondo, in verità).
La stasi è feroce nemica dell'Anima: quindi per il nostro spirito è preferibile una qualsiasi tempesta ad una palude stagnante.
E quindi che tempesta sia! In solitaria per giunta, come Soldini sulla sua barca a vela.
Basta rimanere aggrappati forte a qualche cima e aspettare che l'uragano passi.
Chè prima o poi passa sempre.
E' solo questione di tempo o meglio di prospettiva e utilizzo dello stesso.
Che piaccia oppure no.



Nathaniel

PS: Ringrazio di cuore Giacomo per avermi inviato il video della canzone dei REM. 


Tangenziale sud



Ieri sono tornata all'Ikea.
Banalità quotidiana, qualcuno potrà asserire.
Nel mio caso andare all'Ikea significa avere un valido motivo coscienziale per farlo.
Un motivo che spinge a guardare avanti e a non ristagnare in un presente paludoso.
Quando comincio a fare progetti di vita, l'Ikea mi accompagna ad ogni passo.
Anche solo comprando una candela o una morbida coperta di pile.

Ci sono andata da sola, questa volta.
Non mi capitava da molto tempo.
Almeno da 7 anni.
E' così che partono i famosi, noiosi, banali "bilanci" esistenziali. 
Volente o nolente.
L'ultima volta che mi sono ritrovata con un carrello a vagare tra posate e cucine vivevo ancora a Roma e la mia vita - o non-vita - era molto diversa da ora.
Ero "inserita" in questa cosa un po' torbida e avvilente che chiamiamo società, o routine o  
- udite udite! - "normalità".
Bah! Che poi scusate.... Chi definisce i parametri della normalità nel nostro mondo?
A me sembra normale mangiare una bistecca di filetto e arrostire una salsiccia sul barbecue: abitassi in India o in Arabia Saudita tuttavia, sicuramente non mi sembrerebbe tanto normale nutrirmi rispettivamente di un animale sacro e di uno proibito da severissime leggi religiose. 
Questione di punti di vista.
Mi si verrà a dire: sì, ma le abitudini culinarie sono circoscritte e comprensibilmente differenti.
Ok, allora vi dico che per i musulmani è normale obbligare le proprie donne ad indossare il velo, talvolta persino il burka.
Provate a trasferire questa "normalità" alle nostre figlie di 15 anni in piena fase "Più corta è la gonna più sono popolare" e vedrete che successone!
Devo continuare?
Sarebbe obsoleto a dire poco.

Dunque cosa è la "normalità"?
E' un concetto talmente labile, soggetto a qualunque tipo di contraddizione in termini da poter essere definito senza troppi indugi un vero e proprio paradosso.
Per me la normalità non esiste. E' quasi una bestemmia.
Perchè?
Perchè in questa esistenza multisfaccettata di "normale" non esiste nulla.
La regola è di fatto l'eccezione.
E gli esseri umani non sfuggono - mai e poi mai - a questo principio.

In definitiva, ieri sono andata all'Ikea.
Non perchè avessi bisogno di sentirmi "normale" (chè quella è una condizione di cui manco a 90 anni avrò necessità....).
Più che altro ci sono andata per comprare un paio di copripiumini e un vassoio utile per portare la colazione a letto.

Scoprite voi, se avete tempo e voglia, se esiste e quale sia il significato esoterico nascosto in questo.

Nathaniel

mercoledì 4 settembre 2013

Occhi verdi



E così la vita spinge a formulare nuovi sogni.
Ci si reinventa, armati di una speranza e di una forza sempre nuove, che spesso non si sa bene da dove provengano.
Il cuore autentico che pulsa in ognuno di noi vanta una capacità di rinnovamento, una vera e propria volontà di resurrezione che fa restare di stucco al solo pensiero.

Sono fortunata.
Mille progetti frullano nella mia testa.
E nonostante l'ingannevole memoria voglia quasi sempre far restare il corpo ancorato al passato, a vivere un'eterna reminiscenza dello stesso, personalmente ho deciso di scrollarmi di dosso questa vetusta vanità e andare incontro al futuro tramite il presente sempre nuovo, mai uguale a se stesso, mai noioso, mai scontato.

La mia seconda giovinezza è iniziata.
O forse è la prima, chissà.
Giovinezza non è forse racchiusa nella capacità di osare senza paura, di rischiare senza indugio, di credere al di là di qualsiasi ragionevole dubbio?

Se così fosse, allora giovane non lo sono mai stata.
Comincio ad esserlo solo ora, a 37 anni.
A quanto pare nel mio caso non solo l'orologio si è fermato, ma ha addirittura cominciato a funzionare alla rovescia.
E - udite, udite! - non solo per me.

L'Amore è uno stato di magia in cui ogni realtà immaginaria diventa fattiva se solo il nostro pensiero è in grado di visualizzarla.

Nathaniel